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Jun 19, 2014 · Paul Celan, Fuga di morte. Nero latte dell’alba lo beviamo la sera. lo beviamo al meriggio, al mattino, lo beviamo la notte. beviamo e beviamo. scaviamo una tomba nell’aria lì non si sta stretti. Nella casa c’è un uomo che gioca coi serpenti che scrive. che scrive in Germania la sera i tuoi capelli d’oro Margarete.
Nov 22, 2015 · Per la “poesia della settimana” un altro gioiello, “Todesfuge / Fuga di morte” di Paul Celan, poeta tra i più profondi e complessi de Novecento.Per tutta la vita, Paul Celan si confrontò con la “sentenza” di Theodor W. Adorno sull’impossibilità di scrivere poesie dopo Auschwitz, lottando fino allo stremo delle forze per affermare il riconoscimento della propria opera, con cui ...
Aug 7, 2024 · Nero latte dell’alba ti beviamo la notte. ti beviamo a mezzogiorno la morte è un maestro tedesco. ti beviamo la sera e la mattina e beviamo e beviamo. la morte è un maestro tedesco il suo ...
- Alice Figini
Tra il poeta e il filosofo da quel momento si avviò un intenso “botta e risposta” che seppure non portò ad un vero e proprio incontro tra i due uomini, senza dubbio segnò una svolta nel pensiero del filosofo riguardo la concezione della poesia dopo Auschwitz, tanto che negli ultimi anni della sua vita, nella Dialettica negativa, Adorno ebbe a raddrizzare il tiro scrivendo: “Il dolore ...
Celan. A tendere bene l’orecchio. Fuga di morte, Paul Celan. Antonio Devicienti. 03/04/2022. La registrazione della poesia Fuga di morte di Paul Celan nella traduzione di Anna Ruchat è stata realizzata a Palermo il 23 novembre 2021. La voce è di Domenico Brancale, gli effetti acustici di Odd One Out, il duo di musica elettroacustica formato ...
Sì, ma cosa c’è dentro (3)? “Fuga di morte” di Celan. Paul Celan (si pronuncia zélan) è stato uno dei massimi poeti europei del Novecento. Si chiamava in realtà Paul Antschel. Nacque in Romania nel 1920, da genitori ebrei di lingua tedesca che morirono in un campo di concentramento nazista durante la Seconda guerra mondiale (lui ...
Sep 30, 2020 · «Questa è la vita degli dèi e degli uomini divini e beati: liberazione dalle cose di quaggiù, vita sciolta dai legami corporei, fuga del solo verso il Solo.» (Enneadi, VI, 9, 11, trad. di G. Faggin) L’Uno è identico soltanto all’anima individuale, a cui sola è permessa l’estasi.
